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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Pensieri marini quotidiani

Buonasera a tutti lettori, oggi vorrei condividere con voi alcuni miei pensieri. Non sono articoli, come i precedenti, ma sono delle riflessioni messe su carta e condivise con voi. Spero che le possiate apprezzare! L’altro giorno in classe, c’era silenzio. Si sentiva solamente il rumore di qualche matita che scriveva sui quaderni. Ogni tanto un leggero brusio arrivava dai banchi in fondo. Ero concentrata sui numeri, quando ho sentito quel rumore così familiare, sfiorarmi l’udito. Sapevo già in che direzione volgere lo sguardo. Guardai fuori dalla finestra e sentii il mare. Proprio qui, dentro di me. Mi ha accarezzato l’udito, come una mano materna che richiama il proprio cucciolo nel nido. In un momento così ordinario, noioso quasi, il mare mi stava dicendo: “ei, ricordati sempre che io sono qui”. Il mondo si è fermato. Si sono fermate le macchine nelle strade. I bambini nella scuola accanto hanno smesso di urlare. Il caos della vita si è fermato; per dare spazio al mare. Per d

Una scuola viva: Notte Bianca all'Anco Marzio

È un a scuola viva e vissuta, la sede centrale dell’Anco Marzio la sera del 12 gennaio. Le porte aperte dalle 18 fino alle 24, e non solo per i propri studenti. Una scuola che ha preso vita, animata da studenti di tutto il litorale. Una serata all’insegna del divertimento e curiosità. Si è potuto assistere a un ballo ottocentesco proprio nel bel mezzo del corridoi principale, dove ogni giorno centinaia di ragazzi camminano. Sul volto dei ragazzi e delle ragazze, si poteva scorgere la loro emozione, celata dall’orgoglio per i loro vestiti. Lunghe gonne colorate e candidi guanti bianchi erano accanto a calzettoni bianchi fino al ginocchio e panciotti maschili. In un’aula vicino alla palestra, viene dissezionato un cuore, anche se l’indirizzo della scuola è classico. È stata una rivincita contro i pregiudizi delle persone, alcune delle quali pensano che le scuole ad indirizzo classiche sono “chiuse e autoreferenziali”. Sono potuta entrare nella scuola, assistere al ballo in onore

Sperare è un bene?

Stasera vi vorrei parlare di un argomento molto importante per me. Mi è stato a cuore specialmente negli ultimi mesi. Ho trovato il coraggio di volare, ed è meraviglioso. Buona lettura! Aspettiamo per tutta la vita qualcuno.  Aspettiamo qualcuno che "cambi le cose", come molte persone amano dire. Si aspetta “chi cambierà questo paese”, “qualcuno che faccia cose buone”, “qualcuno che cambi la società”. Passiamo tutta la vita aggrappati a questa speranza. La maggio parte delle volte è vana, però. Questa fantomatica persona, non è mai arrivata. Mai che fosse arrivata per cambiare le cose, la società, il paese. Siamo rimasti in attesa, e siamo morti così. Sperando che qualcuno cambiasse le cose. Ma perché aspettare, sperare? Perché attendere che qualcuno faccia le azioni al posto nostro? Perché continuare a ripetersi “arriverà presto” e non essere noi quella persona che le cose le cambierà? Perché non prendere in mano la propria vita e cambiarla in meglio? Non ci va

Chi ha rischiato di essere felice, non si è pentito

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Cinquanta persone in costume davanti al mare gelido. È questo il ritratto della mia comunità. Uomini e donne di ogni età che si sono spogliati di tutte le loro insicurezze per farsi accogliere dal loro mare. È il 1° gennaio 2018 e nonostante l’anno appena iniziato, nonostante le ore piccole fatte e la sveglia suonata troppo presto, cinquanta persone sono qua. Fa freddo, c’è un forte vento che spira da nord-est. Il cielo è grigio e la tenue luce che filtra attraverso le nuvole dà speranza a quelle persone con i brividi su tutto il corpo. Alle 10:30, dopo qualche goccia di pioggia, parte una gara podistica. “Corsa degli avanzi”, è stata intitolata. Ognuno ha portato qualcosa: pasta, passata di pomodoro.. fino ai pandori avanzati. È questo il ritratto delle mia comunità. In un giorno di festa, donare qualcosa a chi è meno fortunato di noi. Dare un sorriso a chi un sorriso non ce l’ha più. Accendere una speranza nei cuori dei più disperati. 15 gradi la temperatura

Responsabilità di voto di una (quasi) neo diciottenne

Tra un mese avrò 18 anni e tra neanche 3 mesi, voterò. Mi ritrovo quasi alla maggiore età a non sapere niente di politica. Per anni, ho solamente ascoltato i telegiornali senza mai capirne veramente il senso. Intrighi di leggi, nomi che sembrano tutti uguali, partiti che cambiano nome ogni anno.. sembra tutto così complicato. E in realtà credo che lo sia. Sento la responsabilità di votare. Molte persone potrebbero dire: “è solo una crocetta”. È vero. È solo una crocetta, ma potrebbe essere quella decisiva. Ho il potere di determinare l’andamento del paese per i prossimi 5 anni, minimo. Ho il potere di prendere in mano la mia vita e indirizzarla nel verso che voglio, senza sottostare alle decisioni di qualcun altro; come è successo per 17 anni. Per 17 anni e 364 giorni, siamo stati governati in un modo che noi non abbiamo scelto. Ci siamo lamentati delle nuove leggi uscite, a volte senza neanche capirle mai a fondo. Siamo scesi in piazza per protestare contro le nuove riforme

Benvenuti nel mio nuovo blog

Buongiorno a tutti, lettori E' la mia prima esperienza con un blog, ma sono fiduciosa. Mi impegnerò al massimo per tenerlo attivo. Scrivere è la mia passione. Lo è sempre stata, fin da quando ricordo; ma da qualche tempo, ho cominciato a farmi delle domande sulla sua utilità. L'ho sempre vista come un hobby, faticoso, ma pur sempre un hobby. Ora invece mi rendo conto che scrivere può essere non solo un hobby, ma anche un lavoro a tutti gli effetti. Pensavo che con la scrittura si potessero scrivere solo storie di principesse intrappolate nei castelli e draghi sputa fuoco. Ma ora mi rendo conto, che la scrittura può entrare nei cuori delle persone, nelle menti e cambiarle. Lo scopo di questo mio blog, è proprio questo. Cercare di accendere una scintilla, se pur piccola, dentro ogni persona che leggerà queste righe.  Sarà dedicato per le maggior parte ai giovani, essendo io di quell'età, ma non solo. Tratterò di notizie universali, cercando di avvicinarmi il più po